ROK Cup Superfinal 2023: memorabile 21^ edizione, con 400 piloti 

Rok Cup Superfinal | 20 Ott 2023

ROK Cup Superfinal 2023: memorabile 21^ edizione, con 400 piloti 

Rok Cup Superfinal | 20 Ott 2023

Un successo su tutti i fronti per la "gara" delle gare” della serie by Vortex, con un totale di 412 piloti verificati, provenienti da 48 nazioni, nelle 7 categorie scese in pista al South Garda Karting, in Italia.


Come sempre, tante le emozioni vissute nelle quattro giornate della ROK Cup Superfinal, inaugurata mercoledì 11 ottobre con le prime sessioni di prove libere e poi proseguita fino a sabato 14, giornata decisiva per lo svolgimento delle finali che hanno assegnato i titoli in palio.


Nel prestigioso palcoscenico del South Garda Karting, circuito dove si sono formati tantissimi campioni di F1 e delle più prestigiose competizioni automobilistiche internazionali, si sono imposti: Bogdan Cosma Cristofor (Mini ROK), Iskender Zulfikari (Junior ROK), David Stefan Dragan (Senior ROK), Andre Nicastro (Expert ROK), Ariel Castro (Expert ROK Plus), Cristian Comanducci (Super ROK) e Marco Tormen (Shifter ROK).


I primi 5 classificati di ogni categoria sono stati celebrati anche con l’assegnazione di un pacchetto di premi consistente in motori, materiale tecnico e, ovviamente, trofei.


A seguire, il dettaglio, categoria per categoria, delle varie fasi della ROK Cup Superfinal 2023.


 


MINI ROK


Qualifiche


Per la prima volta nella storia della ROK Cup Superfinal, la Mini ROK – limitata a un massimo di 72 partecipanti – gareggia con motori distribuiti a sorteggio dal Promotore, dopo il grande successo riscosso negli ultimi tre anni nella ROK Cup Italia. Angelo Pecoraro (Italia) è in assoluto il pilota più veloce in qualifica, grazie a un tempo di 53.918 secondi nel gruppo 1. Bogdan Cosma Cristofor (Romania) è primo nel gruppo 2 con un riferimento di 54.672 secondi e, di conseguenza, risulta secondo nella classifica combinata.


Manche


Con una serie di tre vittorie su tre gare, Pecoraro conserva la leadership anche nella classifica intermedia, stavolta con Julian Frasnelli (Italia) nel ruolo di primo inseguitore con un bottino di due vittorie e un quarto posto. Cosma Cristofor scende in terza posizione nonostante tre piazzamenti in Top 3, mentre Kacper Rajpold (Polonia) e Marcell Zsebo (Ungheria) sono rispettivamente quarto e quinto.


Finale


Come da previsione, la finale della Mini ROK risulta combattuta fino all’ultimo giro. Al via, Pecoraro mantiene saldo il comando dalla pole position, seguito da Cosma Cristofor, Zsebo e Shen Zeyu (Cina). Dopo poche curve, Cosma Cristofor lancia l’attacco su Pecoraro e riesce a superarlo, costringendo l’italiano a perdere diverse posizioni. Cosma Cristofor si lancia in una fuga in solitaria, mentre Pecoraro recupera il secondo posto in occasione del sesto giro, con Frasnelli e Zeyu alle sue spalle. Pecoraro riesce a ricucire il gap da Cosma Cristofor e, nell’ultimo passaggio, tenta il difficile sorpasso: il romeno chiude lo spazio e l’italiano tocca il kart dell’avversario, permettendo così a Frasnelli di guadagnare il secondo posto. Vince Cosma Cristofor, davanti a Frasnelli e Pecoraro. Zeyu e Alessandro Nanni (Italia) centrano la Top 5.


MINI ROK Vortex Trophy


Nell’altra finale della Mini ROK, Jay Kostecki (Australia) parte dalla pole position e guida le primissime fasi della corsa, ma già al terzo giro subisce i sorpassi di Antton Bouchard (Francia), Kwanwoo Lee (Singapore) e Joshua Moore (Sudafrica). Approfittando della battaglia tra il trio Lee-Moore-Kostecki, Bouchard guadagna un notevole margine sui propri inseguitori e taglia il traguardo finale con oltre 4 secondi di vantaggio. Lee e Moore sono rispettivamente secondo e terzo, mentre Panu Stienmonkong (Thailandia) e Blazej Kostrzewa (Polonia) precedono Kostecki.


 


JUNIOR ROK


Qualifiche


Numeri da capogiro nella Junior ROK, con 105 piloti iscritti. Dai tre gruppi di qualificazione emerge Nicolas Marchesi (Italia) con un tempo di 48.354 secondi, 50 millesimi di secondo più rapido rispetto a David Cosma Cristofor (Romania), leader del primo raggruppamento. Terzo Maksymilian Rafalik (Polonia), primo classificato nel gruppo 2.


Manche


Quattro vittorie e un terzo posto nel corso nelle qualifying heat assicurano a Marchesi la pole position per la finale. Lev Krutoholov (Ucraina), invece, balza dal 21° posto al secondo grazie a un bottino di una vittoria, due secondi posti e due terzi. Rafalik conserva la terza posizione (due successi per il polacco), davanti ad Antoni Kosiba (Polonia) ed Iskender Zulfikari (Turchia), entrambi con una vittoria ciascuno. Nonostante tre vittorie, Cosma Cristofor retrocede settimo. Un primo posto nelle manche anche per Augustus Toniolo (Brasile), ottavo, Marcel Kasprzycki (Polonia), decimo, e Steven Miller (USA), 27°.


Finale


Agguerrita e serrata anche la finale della Junior ROK. Marchesi scatta perfettamente dalla pole position e tenta subito la fuga, con alle spalle Rafalik, Zulfikari e Cosma Cristofor. Tuttavia, il tentativo di Marchesi fallisce perché Zulfikari, passato in seconda posizione, rimane incollato all’italiano, mentre Cosma Cristofor e Krutoholov guadagnano rispettivamente il terzo e il quarto posto. Al 9° giro, Zulfikari prende le redini della corsa e Marchesi è costretto a difendersi da Cosma Cristofor, finché il compagno di squadra romeno lo sorpassa e si porta in seconda piazza. Zulfikari termina primo sotto la bandiera a scacchi, con Cosma Cristofor e Marchesi a completare la Top 3. Quarto Krutoholov, quinto Toniolo.


Junior ROK LeVanto Trophy


Nel trofeo della Junior ROK, Riccardo Repetto (Italia) balza al comando grazie a una bella partenza dalla terza posizione e chiude il primo giro già con due secondi di vantaggio sul resto del gruppo. All’8° giro di 12, però, l’italiano viene raggiunto e superato da Emilio Tedesco (Italia), Genaro Trappa (Argentina) e Nicolas Stati (Australia). Tedesco e Trappa si contendono il primato, con l’argentino che riesce ad avere la meglio per soli 0.181 secondi. Qarrar Firhand (Indonesia) coglie il gradino più basso del podio, davanti a Stati, Toby Gale (Thailandia) e Repetto.


 


SENIOR ROK


Qualifiche


Iscrizione record, per la Senior ROK, con 104 piloti suddivisi in tre gruppi nelle prove cronometrate. Il più veloce risulta essere David Stefan Dragan (Romania), con il tempo di 47.408 secondi, davanti a Mattia Jentile (Italia) per soli 80 millesimi di secondo. Terzo, invece, Colin Würthenberger (Germania), a +0.173 secondi dal compagno di squadra Dragan.


Manche


Dragan sfiora la perfezione nel corso delle successive qualifying heat, con un totale di quattro vittorie e un secondo posto. Il romeno conserva saldamente la testa della classifica, ma stavolta alle sue spalle si ritrova Kacper Turoboyski (Polonia) che scala la graduatoria rispetto al settimo posto ottenuto in qualifica. Con due successi sul proprio ruolino di marcia, Nicolas Fuca (Argentina) guadagna la terza posizione, seguito in graduatoria da Christian Canonica (Svizzera), quarto, e da Diego Ramos (Brasile), quinto. Vittorie anche per Blake Nash (USA), sesto, Lorenzo Bedetti (Italia), settimo, Michael Müller (Svizzera), nono, Würthenberger, decimo, e Andrea Giudice (Italia), 13°. Jentile, invece, retrocede da secondo a 21° a causa di un ritiro nella manche B-D.


Finale


Dragan è irresistibile e fa sua anche la finale della Senior ROK. Il romeno, dalla pole position, si presenta in prima posizione alla prima curva, con Fuca e Turoboyski immediatamente nella sua scia. L’argentino e il polacco riescono a mantenere il contatto con il leader della gara nelle prime fasi, ma Dragan aumenta notevolmente il proprio ritmo e diventa imprendibile. Al termine dei 20 giri in programma, Dragan trionfa sotto la bandiera a scacchi, con 2.826 secondi di vantaggio su Fuca, secondo, e con 3.239 secondi su Turoboyski, terzo. Bedetti termina ai margini del podio, quarto, davanti a Blake, quinto, e a Jakub Rajski (Polonia), sesto.


Senior ROK OMP Trophy


Nella finale di consolazione della Senior ROK, Franciszek Lassota (Polonia) domina la scena guidando la corsa per tutti e 15 i giri in programma e facendo registrare anche il giro più veloce. Matteo Zaffarano (Italia) prova a contendere la vittoria al polacco, ma chiude in piazza d’onore con 3.155 di distacco. Terzo posto per Christos Chatzis (Grecia).


 


EXPERT ROK


Qualifiche


Andre Nicastro (Brasile) e Sebastiàn Pernigotte (Argentina) sono i più veloci nei due gruppi di qualificazione della Expert ROK, ma è il brasiliano a svettare con il tempo di 48.418 secondi, contro il crono di 48.902 secondi dell’argentino. Terzo posto per Nikolay Varbitzaliev (Bulgaria), quarto per Alessandro Viganò (Italia).


Manche


Nicastro registra una tripletta nelle qualifying heat e mantiene la prima posizione in classifica, mentre Pernigotte cede la seconda piazza a Varbitzaliev, nonostante due primi posti per l’argentino. Viganò rimane stabile al quarto posto, con Jorge Matos (Ecuador) quinto e Martin Hudec (Repubblica Ceca) sesto.


Finale


Grazie alla pole position, Nicastro è subito in testa alla finale, con Pernigotte e Varbitzaliev (quest’ultimo momentaneamente dietro a Matos nelle prime curve) nel ruolo di primi inseguitori. Sorpassato Pernigotte, Varbitzaliev sembra riuscire a ricucire il distacco che lo separa da Nicastro, ma il brasiliano cambia passo dopo la metà gara e allontana il bulgaro. Nicastro vince la corsa con 2.204 secondi di vantaggio su Varbitzaliev, secondo, mentre Pernigotte giunge terzo sul traguardo. Belle rimonte per Sona Ptackova (Repubblica Ceca) e Takeharu Nakamori (Giappone), rispettivamente quarta e quinto.


 


EXPERT ROK PLUS


Qualifiche


Contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, la Expert ROK Plus disputa tutte le sessioni senza condividere la pista con la Expert ROK. Angelo Ardito (Italia) mette la propria firma sulla pole position in qualifica (49.005 secondi), battendo di 36 millesimi di secondo Derek Wang (USA). Tino Donadei (Italia) si assicura la terza posizione.


Manche


Prestazione impeccabile per Ariel Castro (USA) nelle qualifying heat, con tre vittorie su tre gare. Il pilota di origine argentina passa così dal quarto posto al primo, con Wang stabile in seconda posizione. Riccardo Pedrola (Italia) ottiene invece il terzo posto, davanti a Marco Beretta (Italia) e Tino Donadei (Italia). Ardito, invece, si ritira nella prima manche e retrocede in ottava posizione nella classifica intermedia.


Finale


La partenza vede subito al comando Castro, ma Pedrola infila il polesitter dopo poche curve; tuttavia, l’italiano non riesce a difendersi dal contrattacco del pilota con licenza statunitense che ritorna in testa. Castro prova quindi a fuggire, ma Wang – tornato secondo – rimane francobollato al leader della corsa. Inizia quindi un lungo duello giocato sul filo dei millesimi di secondo tra i due, ma alla fine Castro precede Wang sotto la bandiera a scacchi. Grazie a una ottima rimonta, Ardito conclude terzo dopo aver addirittura raggiunto la coppia di testa, mentre Pedrola si classifica quarto. Quinto posto per Beretta.


 


SUPER ROK


Qualifiche


Bartosz Grzywacz (Polonia) è autore della pole position nella qualifica della Super ROK, grazie al miglior tempo di 47.058 secondi. Cristian Comanducci (Italia) è secondo, a 78 millesimi di secondo dal polacco, mentre Elliott Shaw (Svizzera) è terzo, a +0.084 dal primo posto.


Manche


Tabellino privo di sbavature per Grzywacz nelle manche eliminatorie, dove il polacco ottiene tre vittorie su tre. Comanducci realizza due secondi posti e si conferma in seconda posizione, mentre Jaiden Pope (Australia) passa dal 12° posto al terzo. Quarta posizione per Yicheng Qu (Polonia), infine Shaw chiude la Top 5 della classifica intermedia.


Finale


Sono tante le sorprese nella finale della Super ROK. Grazie ad una partenza decisa, Pope prende il comando delle operazioni, con la coppia Shaw-Brando Pozzi (Italia) già ai ferri corti e Comanducci davanti a Grzywacz, retrocesso quinto. Al 3° giro, Shaw decide di sopravanzare Pope e di tentare la fuga, ma a metà corsa viene di nuovo raggiunto da Comanducci e, successivamente, anche da Grzywacz e Pozzi. Shaw si difende con le unghie e con i denti dai propri avversari, ma a quattro giri dal termine subisce i sorpassi di Comanducci e Grzywacz che, da quel momento, diventano i principali contendenti per la vittoria. Al penultimo passaggio, Grzywacz infila Comanducci e sembra lanciato verso il successo, ma l’italiano, all’ultima curva dell’ultimo giro, compie un sorpasso incredibile ed è campione! Grzywacz termina secondo, ma una penalità di 5 secondi per lo spoiler anteriore in posizione non corretta lo arretra al quinto posto. Pozzi ottiene così la piazza d’onore, davanti a Shaw e ad Alessandro De Tullio (USA).


 


SHIFTER ROK


Qualifiche


Nella Shifter ROK, Samuele Leopardi (Italia) s’impone nelle prove cronometrate con un tempo di 46.138 secondi fatto registrare nel gruppo 1, mentre Gabriele Bensi (Italia) chiude in testa nel gruppo 2 e si posiziona secondo. Marco Chiarello (Italia) e Riccardo Rigodanza (Italia) sono rispettivamente terzo e quarto nella classifica combinata delle qualifiche.


Manche


Nessuno riesce a fermare Leopardi, in grado di realizzare tre vittorie nelle tre manche eliminatorie. L’italiano conserva quindi la leadership davanti a Rigodanza, autore di due vittorie e un terzo posto. Tre secondi posti per Marco Tormen (Italia), terzo nella classifica intermedia che vede Chiarello quarto e Sebastian Janczewski (Polonia) quinto. Bensi scala all’11° posto.


Finale


Allo spegnimento dei semafori, Leopardi brucia tutti dalla pole position e occupa la testa della finale fin dai primi metri, mentre Tormen sottrae la seconda posizione a Rigodanza. Nel corso del 4° giro, Leopardi accusa un problema tecnico, perde diverse posizioni e si ritira, permettendo così a Tormen di passare al comando. Poco dopo arriva un’altra sorpresa: anche Chiarello è costretto ad abbandonare la gara dopo aver ricevuto una “technical flag” da parte dei commissari sportivi. Ma i colpi di scena non finiscono: Rigodanza alza bandiera bianca a tre giri dal termine, dopo essere stato a lungo in seconda posizione. Invece Tormen non sbaglia nulla e trionfa sul traguardo finale, davanti a Karol Pasiewicz (USA), secondo. Tuttavia, lo statunitense è penalizzato di 5 secondi per lo spoiler anteriore in posizione non corretta e retrocede al settimo posto. Luca Ross Nici (Australia) e Jay Coul (Australia) sono secondo e terzo, mentre Federico Mascialino (Italia), autore del giro più veloce, è quarto. Quinto Manuel Daziano (Italia).

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